La comunicazione è parte integrante della vita quotidiana di ciascuno di noi. Le relazioni professionali si basano sulla comunicazione, dunque la capacità di comunicare gioca un ruolo fondamentale, soprattutto per coloro che si trovano a dover gestire un team di professionisti o ad avere un contatto costante con i clienti.
Per un manager non è sempre facile rapportarsi con collaboratori dal carattere e dalla personalità differente, così come è complicato entrare in sintonia con i diversi clienti. È proprio per questo che, per avere successo, un imprenditore non deve semplicemente comunicare, ma deve saper comunicare bene.
Non si tratta di saper essere simpatici e brillanti, non conta solamente il tono di voce o il lessico specialistico. Ottenere l’attenzione dell’interlocutore e stimolarne l’interesse è sicuramente necessario, ma non è sufficiente.
Comunicare bene significa comunicare in modo efficace, ovvero raggiungere lo scopo prefissato.Comunicare e parlare sono due cose differenti: il primo, a differenza del secondo, implica un’azione bidirezionale. Il mittente cerca di trasmettere il messaggio in modo che venga compreso, accettato e condiviso dal destinatario.
Durante una qualsiasi giornata lavorativa, affrontiamo costantemente una comunicazione dietro l’altra, sia essa verbale o non verbale. Un meeting con i collaboratori, la presentazione di un nuovo software, la trattativa con un nuovo fornitore. Se la comunicazione non è efficace, potrebbero insorgere problemi: la squadra di lavoro potrebbe non comprendere e concordare pienamente con il nuovo progetto aziendale, il cliente potrebbe non apprezzare il nuovo software e il fornitore potrebbe non essere disposto a negoziare un buon prezzo. Tutte eventualità che un manager deve e vuole evitare.
Per poter comunicare efficacemente, bisogna prima saper ascoltare. Clienti, colleghi, superiori o fornitori sono portati ad avere uno scambio più proficuo se riscontrano una buona capacità di ascoltare da parte del loro interlocutore. Ascoltando, inoltre, si ottiene la fiducia dell’altro e si ha modo di capirne i bisogni, anche inconsapevoli. Questo permette di trovare il modo di superare eventuali resistenze e obiezioni.
Per una gestione ottimale delle risorse umane, ogni manager dovrebbe essere attento a interpretare i segnali dei propri collaboratori, non solo le parole, ma anche lo sguardo, i movimenti. Non si può dare per scontato che tutti abbiano compreso correttamente ciò che si è espresso durante una riunione oppure le direttive che sono state mandate via mail. Le incomprensioni sono fonte di problemi, che a livello aziendale significano errori, insoddisfazione e calo delle performance.
Per essere un buon imprenditore o un buon professionista, non basta saper fare bene il proprio mestiere.
Anche l’idea più geniale, se comunicata in maniera impropria, non otterrà alcun riscontro positivo.
Ecco allora alcune semplici domande che bisognerebbe porsi prima di affrontare una comunicazione professionale (e non):
- Qual è l’obiettivo della comunicazione? Cosa voglio ottenere?
- Cosa voglio comunicare?
- Chi è il mio interlocutore e quali benefici otterrà ascoltandomi?
- Qual è il contesto più adatto a comunicare (dove, quando, a quante persone, ecc.)?
- Qual è il modo migliore per comunicare ciò che voglio dire?
Definire gli obiettivi del discorso, cioè quello che l’interlocutore dovrà/vorrà fare dopo aver ascoltato è fondamentale per partire nel migliore dei modi. Il manager non dovrà quindi chiedersi “Come faccio a spiegare il nuovo piano strategico?” ma dovrà chiedersi “Come posso fare per fare in modo che i miei collaboratori condividano le mie scelte?”.
L’obiettivo non è, infatti, quello di “dire” qualcosa, ma quello di convincere l’altro (cliente, collega, ecc.) a capire e accettare positivamente il nostro pensiero.
È importante anche stabilire quali sono i messaggi chiave da passare, facendo attenzione alla qualità e alla quantità dell’informazione che si vuole veicolare. I messaggi fondamentali devono essere pochi e concisi. Può sembrare scontato, ma un manager che vuole ottenere dal proprio collaboratore un lavoro svolto in maniera opportuna, dovrà, lui per primo, dare direttive chiare e precise. Sia che assegni il compito via mail o a voce, dovrà dare istruzioni esaustive e spiegare esattamente le sue aspettative, in che modo vuole che venga eseguito il task ed entro quali tempistiche.
Il professionista, bravo comunicatore, non tratterà il messaggio solamente dal proprio punto di vista, ma si metterà nei panni dell’interlocutore, immaginando e anticipando le sue reticenze. Perché il mio cliente potrebbe non accettare la mia proposta, quali potrebbero essere le sue paure? Perché il mio collaboratore potrebbe non accogliere con entusiasmo la nuova procedura aziendale? Anticipare le obiezioni per garantirsi il successo, ecco un ottimo trucchetto a cui pensare prima di comunicare.
Un altro elemento da tenere in considerazione, e per nulla banale, è il contesto in cui avviene la comunicazione. Il contesto influenza enormemente la comunicazione. Immaginiamo un responsabile di reparto che spiega le funzionalità di un nuovo strumento, in un laboratorio in cui altre macchine sono rumorosamente in funzione ed è praticamente impossibile sentire bene. Oppure un HR manager che redarguisce un impiegato alla scrivania, di fronte agli altri colleghi o ancora un team leader che comincia a presentare un nuovo progetto importante, a cinque minuti dalla pausa pranzo. Perché la comunicazione sia il più efficace possibile, è importante organizzare il contesto fisico (dove), temporale (quando e quanto durerà) e psicologico (le modalità, se dal vivo o in videoconferenza, se a pochi intimi o a tante persone contemporaneamente, ad esempio) in cui avrà luogo la comunicazione.
Come detto in precedenza, i messaggi chiave devono essere pochi e concisi, devono essere espressi in maniera chiara e possibilmente supportati da evidenze, esempi e prove. Per mantenere viva l’attenzione dell’interlocutore non è necessario essere prolissi, meglio non andare fuori tema. Un manager che comunica in maniera coinvolgente e convincente e che riesce a imprimere le sue parole nella mente dell’ascoltatore ha fatto centro.
È importante anche adeguarsi al proprio pubblico: inutile parlare di tecnicismi a un cliente che fatica a comprendere la materia, mentre è corretto usare un lessico specialistico quando si parla con professionisti del settore. Il tono di voce, la postura e i movimenti del corpo sono tutti elementi a cui l’interlocutore farà caso e che, se gestiti in maniera sbagliata, provocheranno il suo allontanamento.
In linea generale, dunque, è opportuno riflettere prima di comunicare e spendere un pochino di tempo per pianificare l’interazione con l’interlocutore. Un professionista che conosce la persona che ha di fronte, che interpreta i suoi segnali, anticipa le sue obiezioni e si adegua al suo mood, ha maggiori possibilità di ottenere il risultato sperato.
Per non sbagliare, infine, è sempre bene chiedere e dare continui feedback, al fine di accertarsi che quello di cui si sta discutendo venga recepito correttamente.
Manager e professionisti hanno tantissime occasioni per poter mettere in mostra il loro valore e per conquistare il mercato, anche di fronte ad un vasto pubblico.
Pensiamo ad eventi, workshop, congressi o corsi di formazione: sono tutti “incontri” che possono avvenire di persona oppure online, tramite video conference o video tutorial. I professionisti di oggi sono quindi chiamati a esprimersi di fronte ad un pubblico potenzialmente numerosissimo e ad adeguarsi ai cambiamenti dei mezzi di comunicazione. Qualche nozione di public speaking, in questi casi, non guasterebbe di certo!
Anche perché è proprio in queste occasioni che un imprenditore ha la possibilità di distinguersi dagli altri e superare la concorrenza nella scalata verso il successo, tramite una comunicazione efficace.
È statisticamente provato che chi sa comunicare in maniera efficace ha circa il 40% delle possibilità in più di chiudere con successo una trattativa, sia essa una vendita a un cliente, un acquisto da un fornitore o l’avvio di un nuovo progetto con i propri collaboratori.
Quindi, signori manager, imprenditori e professionisti, se volete far volare il vostro business, il consiglio è di diventare dei comunicatori efficaci!
Scopri cosa pensa chi ha già frequentato i nostri corsi
Ciao, mi chiamo Stefano Zanirato, classe 1977, mi occupo di benessere abitativo e sistemi di lavoro collaborativo. Padre, imprenditore, viaggiatore, tifoso, amante del bello e dei piaceri della vita. Tramite gli strumenti che ho imparato e allenato, durante il percorso del fly e dell'academy, in un anno e mezzo, ho ulteriormente migliorato i rapporti interpersonali. Ho sviluppato una sicurezza in me stesso che mi ha permesso di incontrare e stringere relazioni con persone a un livello superiore. Ho amplificato ancora di più la sete di conoscenza e la voglia di mettermi in gioco in tutte le aree della vita. Affronto le difficoltà di ogni giorno, con un atteggiamento vincente, basato sull'ascolto attivo e un orientamento alla soluzione. Ho imparato a credere nei miei sogni, a pianificare e monitorare le azioni che mi portano ai risultati. Ho capito che le persone non sono i loro comportamenti, e che gli errori non sono fallimenti ma momenti in cui imparare una lezione per poi crescere. Decidi anche tu, che mi stai leggendo ora di alzare i tuoi standard e vivere la vita che meriti. Un abbraccio. Questa è una condivisione che ho fatto durante il percorso, e ne racchiude il senso più profondo. Quando con un semplice gesto come lanciare un coro, vinci tutte le tue paure del giudizio, del rifiuto, di non essere all'altezza. Quando il tuo messaggio arriva e capisci cosa è la comunicazione efficace, quella persuasiva e il linguaggio del corpo. Quando usi contemporaneamente un linguaggio visivo, auditivo e cinestesico. Quando soddisfi contemporaneamente tutti i tuoi bisogni. Sicurezza Varietà Importanza Amore Crescita e Contribuzione. Quando il tuo linguaggio interno, il tuo focus e la tua Fisiologia trasmettono esattamente quelle che sono le tue virtù. Passione Entusiasmo Coraggio Decisione.
In questi giorni mi è capitato parecchie volte di fermarmi qualche istante e pensare all’anno appena trascorso; è stato una anno fantastico in cui ho raggiunto tantissimi miei obiettivi lavorativi e di crescita personale. E' stato veramente l’anno migliore della mia vita, e non credo sia successo per caso perché a Gennaio 2018 ho pianificato al Best Year yet gli obiettivi che volevo raggiungere e al Fly mi sono allenato con costanza e dedizione. Da quando ho iniziato questo percorso mi sono laureato, ho fatto l’esame di consulente finanziario, lavorando nel frattempo in un’autoscuola dove ho potuto imparare a migliorare la mia comunicazione applicando il vak e facendo public speaking; ho cambiato lavoro (adesso lavoro in banca), uscendo quindi dalla mia zona di comfort e sono totalmente focalizato sui prossimi obiettivi da raggiungere. Una frase di Sebastiano Zanolli mi descrive bene in questo periodo: “la mattina dovresti alzarti con la voglia e la forza di mangiarti il mondo. Perché fuori, di notte, quando piove, potevi esserci anche tu”. Ultima cosa, ma non meno importante, ho imparato ad aprire la mente alle cose nuove, alle nuove opportunità e conoscere persone nuove. Senza il Fly, il Best Year Yet e l’Emotional Fitness tutto questo cambiamento di mentalità non sarebbe stato possibile.
Il FLY mi ha dato gli strumenti per prendere in mano la mia vita, ritrovare la felicità e risolvere situazioni bloccate da anni. I benefici che ho ottenuto sono innumerevoli, ma se devo elencare i principali: - mi ha aiutata a trovare una nuova consapevolezza nel rapporto con me stessa e con gli altri. Ora mi accorgo di particolari che prima non vedevo, che mi permettono di migliorare la mia comunicazione con parenti, amici e anche clienti... e di essere molto più serena in tutti i rapporti con gli altri; - mi ha permesso di capire il mio valore e i miei talenti, che nel tempo avevo dimenticato. Con il FLY e l'Emotional Fitness ho riscoperto la certezza di poter ottenere tutto ciò che voglio e di superare qualsiasi ostacolo. - mi ha dato la forza per rompere una situazione negativa che durava da più di 2 anni e che bloccava tutta la mia energia sia personale che lavorativa... dando vita a un circolo virtuoso di successo! - mi ha insegnato a vivere la vita con più leggerezza, eliminando i sensi di colpa che mi affliggevano. In questo modo ho risolto i conflitti con mio padre e ho anche riscoperto la gioia di innamorarmi. Certo, c'è ancora tantissimo lavoro da fare e i prossimi obiettivi sono ancora più sfidanti...ma con gli strumenti che ho imparato dal FLY so che ce la farò!
Ho conosciuto il corso fly circa 2 anni fa, in un periodo della mia vita nel quale posso dire con certezza stavo affrontando un periodo di grandi difficoltà personali familiari ed economiche. Non riuscivo più a focalizzare quali fossero le cose necessarie e quali semplicemente importanti per me, per la mia vita. Credo sia capitato a tutti quel momento nel quale ogni cosa che fai ti dà risultati esattamente contrari a quelli che vorresti ottenere oppure ti fa ottenere risultati che però non sono esattamente quelli che avresti voluto Il corso fly ha rappresentato per me un cambiamento importante, una crescita evolutiva personale importante e necessaria sono sempre stata una persona di grandi ambizioni, ho sempre svolto il mio lavoro con eccellenti risultati, tuttavia qualcosa mancava ancora... Quando ho iniziato il corso Fly pesavo 165 Kg. Un segnale importante che denota un insoddisfazione per quanto non me ne rendessi conto allora, il corso Fly è riuscito attraverso il percorso di formazione ad di imparare a conoscermi meglio e ad amarmi di più, ad ottimizzare tutte le mie potenzialità, mi ha fatto conoscere cose di me che non sapevo neanche facessero parte della mia vita ho sempre pensato di conoscere le mie capacità, le mie potenzialità tuttavia il fly mi ha insegnato a gestirle e ad utilizzarle al meglio. Ho imparato a migliorare la comunicazione con me stesso e con gli altri, ho imparato ad ottimizzare le mie energie e le mie azioni, ho imparato a guardare la vita da un altro punto di vista.
Scopri come avere piena padronanza delle tue emozioni per affrontare le sfide con sicurezza ed esprimere il tuo potenziale nei momenti importanti.
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